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Il deserto dei Tartari

17 Marzo 2022
21:00
Akròama
Il deserto dei Tartari

giovedì 17 –  venerdì 18 – sabato 19  Marzo 2022

ore 20.30 – Frammenti
“STANZA CON GIARDINO”
con Valentina Picciau

ore 21.00 – IL DESERTO DEI TARTARI

🎟𝐁𝐈𝐆𝐋𝐈𝐄𝐓𝐓𝐎 10€
Biglietteria Teatro delle Saline
ℹ️ 𝙋𝙚𝙧 𝙞𝙣𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞
📲 070 341322

Akròama
presenta

IL DESERTO DEI TARTARI

di Dino Buzzati
regia di Lelio Lecis

con
Simeone Latini

 

Costumi: Marco Nateri
Assistenti alla regia: Stefano Cancellu e Tiziana Martucci
Scenografia: Valentina Enna
Assistente costumi e spazio scenico: Noemi Tronza
Direzione tecnica: Lele Dentoni
Assistente tecnico: Nicola Pisano
Fotografia: Stefano Cancellu

Direzione Artistica Lelio Lecis
Comunicazione Web Nicola Asunis
Assistenti organizzazione generale Francesco Murgia e Rosella Locci
Assistente amministrazione Virna Tola
Direttore generale Marina Mura

Buzzati affermò in una intervista “L’idea del romanzo nacque dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi al Corriere della Sera” – Tutte le notti a non fare niente in attesa di una notizia, presumibilmente di cronaca nera – “Molto spesso avevo l’idea che quel tran – tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita”.

Dino Buzzati

 

Giovanni Drogo, un giovane ufficiale, parte una mattina di settembre dalla sua città per la Fortezza Bastiani, che da secoli si staglia, con le sue ridotte, i suoi fortini, le sue casematte, ai margini di un inesplorato deserto …

Ho sempre pensato che il Deserto dei Tartari (pubblicato, non credo a caso, nel 1940) sia una folgorante metafora del viaggio dell’uomo verso la Solitudine e verso la Morte: un viaggio ad una sola direzione, che non ammette ripensamenti né arretramenti (tornare a casa, per Giovanni, è – psicologicamente, prima che fisicamente – impossibile).

Ed ho anche sempre ritenuto che quel deserto sia il vuoto, l’assenza, la negazione della Speranza: nessuna avventura, nessuna impresa, nessuna ora di gloria, nessun riscatto è possibile per Drogo, come per tutti noi.

Nella mia riduzione ho cercato di “far passare” (e mi auguro arrivi allo spettatore), la radicale aristocraticità di questo messaggio pessimistico: dal quale tuttavia sembra filtrare un filo di pietà, a cui ciascuno può, se vuole, abbeverarsi …

Lelio Lecis

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