La Storia
Una giovane Principessa, che non brilla certamente né per pazienza né per costanza, fa letteralmente impazzire tutti coloro che vengono chiamati per divertirla, accontentarla o almeno distrarla dai suoi infiniti capricci. A peggiorare le cose ci pensa la Regina Madre, rigida e bisbetica, che vorrebbe una figlia educata ed elegante, sprezzante verso i suoi sudditi, altera verso i suoi pari, nonché attenta custode delle regole del casato, una vestale del protocollo reale. La situazione sembra irrisolvibile, finché, un giovane popolano, non riesce a fare breccia nel carattere apparentemente incontentabile, della fanciulla.
Lo Spettacolo
La messinscena vuole affrontare alcune tematiche fondamentali; l’educazione dei giovani verso i valori della vita, il rapporto madre-figlia, il rispetto verso il prossimo, indipendentemente dal ceto e dalla posizione sociale.
Lo spettacolo vuole stimolare una riflessione sulla pedissequa ripetizione di schemi appresi meccanicamente, senza nessuna convinzione reale formata dall’esperienza o dalla consapevolezza. Anche la Madre è una vittima, in quanto erede di schemi e regole frustranti, perpetrate da generazioni, strumento inconsapevole di un mondo nostalgico e di tradizioni obsolete.
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