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Lo straniero

31 Marzo 2022
21:00
Akròama
Lo straniero

giovedì 31 Marzo /  venerdì 1 – sabato 2 Aprile  2022

ore 20.30 – Frammenti
“MEDEA” con Valentina Picciau

ore 21.00 – LO STRANIERO

🎟𝐁𝐈𝐆𝐋𝐈𝐄𝐓𝐓𝐎 10€
Biglietteria Teatro delle Saline
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tel. 📲 070 341322

Akròama
presenta

LO STRANIERO

di Albert Camus
drammaturgia e regia di Lelio Lecis

con
Simeone Latini / Lo straniero
Tiziana Martucci / Maria
Giuseppe Boy / Portinaio
Stefano Cancellu / Direttore
Tiziano Polese / Raimondo
Naika Sechi / Amante di Raimondo

 

Costumi Marco Nateri
Scenografia Valentina Enna
Musiche Peter Gabriel // Tradizionali arabe
Assistenti alla regia Julia Pirchl
Assistente costumi e spazio scenico Stefano Cancellu
Sarta Adriana Geraldo
Direzione tecnica Lele Dentoni
Assistenti tecnici Nicola Pisano, Roberto Lamonica
Fotografia Francesca Mu

Direzione Artistica Lelio Lecis
Comunicazione Web Nicola Asunis
Assistenti organizzazione generale Francesco Murgia e Rosella Locci
Assistente amministrazione Virna Tola
Direttore generale Marina Mura

Lo Spettacolo, secco e tagliente, mette a fuoco il senso dell’assurdo di una vita nella quale anche la morte e un casuale omicidio possano condurre alla coscienza d’essere e di sentire.

La storia si sviluppa in una sorta di ricostruzione in un’aula di tribunale, dove i fantasmi algerini in kefta conducono Meursault a rivivere a tappe, in una sorte di Via Crucis, i punti cardine della storia: il funerale della madre, il rapporto con Maria, l’amicizia con Raimondo, il delitto, il processo e la ghigliottina incombente.

L’anonimo impiegato Meursault, antieroe indifferente, vive e muore indagando la contraddizione tra l’uomo che vuol capire e il mondo che resta distante e incomprensibile. Lo spettacolo mette a fuoco lo stravolgimento della sua vita nell’arco di appena quattro giorni, con un percorso che lo porterà alla morte. Mersault infatti finisce sulla ghigliottina per aver sparato sulla spiaggia ad un arabo che lo minacciava con un coltello. Ciò che però determinerà la condanna del giudice non sarà questo episodio, quanto l’atteggiamento ritenuto freddo e indifferente tenuto da Meursault di fronte alla morte della propria madre. In scena si ripercorre il processo e la condanna dell’impiegato, che lentamente s’impadronisce di sé e, in nome della verità, arriva all’anticonformismo che lo rende appunto “straniero” rispetto al mondo, vittima consapevole della condizione umana.

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