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martedì 21 e mercoledì 22 Maggio
ore 21,00
Teatro Scientifico
presenta
OGGI È OTELLO
da William Shakespeare
regia di Isabella Caserta e Francesco Laruffa
con
Isabella Caserta
Francesco Laruffa
Una riflessione, che parte dalla tragedia shakespeariana, sull’amore malato e il cannibalismo sentimentale. Il lampo della gelosia e la prigione del sospetto che conducono al femminicidio. Dramma di ieri e di oggi. Lo spettacolo fa parte del progetto #amorlietomalatonegato, ideato da Isabella Caserta, che analizza l’amore nelle sue varie sfaccettature. In Oggi è Otello si crea un parallelismo con il presente per porre il focus sul fenomeno del femminicidio e sulla sua drammatica attualità.
Scrivendolo nel 1604, Shakespeare ci ha consegnato il dramma della gelosia che è ancora oggi più che mai presente. La gelosia, l’ossessione che viene dal di dentro e che può sembrare scatenata da qualcuno o qualcosa, in realtà è insita nella mente di chi trasforma l’amore in un malato senso del possesso del partner. Il grido di Desdemona che supplica di lasciarla in vita è il grido di centinaia di donne vittime dell’uomo che pensavano le amasse e risuona sempre più lancinante. “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che gioca con la carne di cui si nutre». Quel fazzoletto, regalatole da Otello e che Desdemona non trova più, innesca la macchina infernale che porta alla tragedia. L’amore perde la sua essenza trasformandosi in desiderio di controllo, dominio e possesso. I numerosi casi di cronaca dei nostri giorni documentano l’attualità disarmante della vicenda shakespeariana. Nello spettacolo passato e presente si intersecano creando un interscambio tra personaggi dal vivo e personaggi in video.
Accanto ai protagonisti Isabella Caserta e Francesco Laruffa agiscono in video Stefania Pepe, Roberto Adriani, Alberto Novarin. Direttore della fotografia Francesco Pireddu, fonico di presa diretta Daniele Mariotti, trucco Mialitiana Sartor, attrezzeria Peroni, scene e costumi Laboratorio Teatrale, direzione tecnica Luca Cominacini, coordinamento Jana Balkan.
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