domenica 30 Ottobre – turno A
domenica 6 Novembre – turno B
ore 17.00
Tutti gli spettacoli saranno preceduti da
C’ERA UNA VOLTA . . . IL MITO di Elisabetta Podda
domenica 30 Ottobre – turno A
domenica 6 Novembre – turno B
ore 17.00
Tutti gli spettacoli saranno preceduti da
C’ERA UNA VOLTA . . . IL MITO di Elisabetta Podda
Teatro Tragodia
BARACCA & BURATTORI
CON PINOCCHIO
testo, regia e scene Virginia Garau
con Daniela Melis, Ulisse Sebis, Virginia Garau
costumi e oggetti di scena Caterina Peddis
realizzazione scene Giuseppe Onnis
Premessa:
il teatro dei burattini è una forma di spettacolo teatrale in cui uno o più animatori, i burattinai, danno vita ai personaggi tramite particolari pupazzi, detti appunto burattini. Per tradizione il burattino è composto da testa e mani di legno fissate ad un camiciotto sopra il quale viene posto il vestito vero e proprio. Il termine burattino sta genericamente ad indicare anche tutti gli oggetti animati ‘da sotto’, infatti l’animatore per muoverlo lo inguanta da sotto dandogli vita. Lo spettacolo dei burattini è generalmente rappresentato all’interno di un teatrino di legno, detto castelletto o baracca.
E questo è il teatro con i burattini che ci arriva dalla commedia dell’arte.
Invece in Baracca & Burattori ci sono attori veri, umani, che danno vita allo spettacolo. Questi agiscono e recitano affacciati al boccascena della baracca mostrando i visi e le braccia. Ma non solo, la baracca non è fissa ma “cammina”!!
Il tema affrontato è quello della crescita individuale e il rispetto verso gli altri.
Il nostro Pinocchio parte dall’incontro che egli fece con il Gatto e la Volpe e del viaggio che lo porterà a diventare da marionetta a un vero bambino in carne ed ossa. Tra i personaggi, oltre a Pinocchio e al Gatto e la Volpe, vi sono il Grillo Parlante, la Fata Turchina e Lucignolo, oltre a un possente e spassosissimo pescecane. Com’è nostro costume tutta la drammaturgia è ampiamente condita da divertentissime gags. Lo spettacolo è dedicato e costruito per i bambini nonostante Collodi non l’abbia scritto per essi, ma siamo comunque rimasti fermamente ancorati alla morale che l’autore ha conferito alla sua mirabile opera.
LA MORALE DELLA FAVOLA E’ CHE NON E’ UNA FAVOLA!
La morale di Pinocchio è che nella vita bisogna sempre essere buoni figli. Non basta essere buoni. E non basta essere figli. Bisogna scegliere un padre e seguire quello che dice per essere degni di diventare uomini, o per sempre saremo a metà: marionette senza fili, ma pur sempre marionette.
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