domenica 13 Novembre – turno A
domenica 20 Novembre – turno B
ore 17.00
Tutti gli spettacoli saranno preceduti da
C’ERA UNA VOLTA . . . IL MITO di Elisabetta Podda
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C’ERA UNA VOLTA . . . IL MITO di Elisabetta Podda
La gatta sul tetto che scotta
C’ERANO UNA VOLTA…
SANTA LUCIA E LA BEFANA
drammaturgia e regia: Lucia Dore
Santa Lucia, in compagnia del suo asinello, arriva per raccontare la sua storia ai bambini, mentre è impegnata con le decorazioni natalizie. Chissà come e chissà perché, spunta fuori il nome di una sua vecchia conoscenza: la Befana! Quest’ultima appare, con la sua scopa e un sacco pieno di carbone… Approfittando della presenza dei bambini, la Befana decide di lanciare una sfida: se almeno tre bimbi riusciranno a batterla nel gioco “carta, forbice, sasso”, lei racconterà loro la sua vera storia. Detto fatto! Ma, non contenta, decide di sfidare il piccolo pubblico a suon di magie: saranno proprio i bambini a recitare dei potenti incantesimi per cercare di sconfiggere la strega e farle promettere di non portare mai più il carbone il 6 Gennaio, ma solo dolci! La befana finirà per essere trasformata in una statua di sale e toccherà ancora ai bambini annullare l’incantesimo, recitando una formula magica che proprio loro dovranno ideare. Risolto questo pasticcio, la Befana potrà finalmente andare via, lasciando spazio a Santa Lucia, la quale potrà leggere la sua storia ai bambini. Prima di andare via, Lucia farà recitare ai bambini un giuramento: promettere di essere sempre buoni, onesti e amorevoli con il prossimo! Alla fine del giuramento, Santa Lucia andrà via augurando a tutti un buon Natale!
Note: Protagoniste di questo racconto, Santa Lucia e la Befana, sono le risposte al femminile di Babbo Natale: dispensatrici di doni che, il 13 Dicembre e il 6 Gennaio di ogni anno, fanno la loro apparizione nelle case di tutti i bambini! In pochi, però, conoscono la vera storia di questi due personaggi, accomunati da un fatto che avvenne circa 2000 anni fa: la nascita di Gesù Bambino. Entrambe le nostre eroine sono, dunque, legate ai racconti religiosi sulla nascita di Cristo, ma in questa rappresentazione teatrale si cerca di tralasciare i significati più profondi della religione per soffermarsi, invece, sull’aspetto giocoso e puramente creativo del racconto. Parte fondamentale della messa in scena è la partecipazione attiva dei bambini, che verranno guidati in una serie di “azioni sceniche” e di giochi, rendendoli non solo partecipi ma anche protagonisti di questo spettacolo.
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