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L’Ultima Risata

13 Maggio 2022
21:00
Abaco Teatro
L’Ultima Risata

venerdì 13 – sabato 14 Maggio 2022

ore 20.30 – Microstorie
con Lea Karen Gramsdorff

ore 21.00 – L’ULTIMA RISATA

🎟𝐁𝐈𝐆𝐋𝐈𝐄𝐓𝐓𝐎 10€
Biglietteria Teatro delle Saline
ℹ️ 𝙋𝙚𝙧 𝙞𝙣𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞
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tel. 📲 070 341322

Abaco Teatro
presenta

L’ULTIMA RISATA

I comici cabarettisti ebrei dai palcoscenici tedeschi ai campi di concentramento
regia di Rosalba Piras e Tiziano Polese

con
Rosalba Piras e Tiziano Polese

“L’Ultima Risata” vede Rosalba Piras e Tiziano Polese, autori e interpreti della pièce, nei i panni degli attori comici ebrei Max Ehrlich e Camilla Spira, famosissimi dagli anni ‘20 al 1944, e racconta le loro sorti e quelle di altri famosi artisti ebrei ai quali si deve negli anni ‘30 la grandezza leggendaria del cabaret e dello spettacolo leggero mitteleuropeo, in particolare di quello berlinese. In gran parte ebrei, come ebreo era il colore del loro umorismo, la sorte di questi artisti è segnata dall’avvento di Hitler al potere. Espulsi dai set e dai palcoscenici sui quali avevano primeggiato, le loro performance si replicano in condizioni sempre più dure.
L’evocazione del repertorio storico è fatto di canzoni e balli yiddish dal cabaret tedesco, ricco di ballate, sketch degli anni ’30-’40, che i protagonisti interpretano cantando anche in lingua francese, tedesca e yiddish. Gli avvenimenti storici, la loro passione per il teatro, le loro testimonianze, il loro tormentato vissuto, sono scanditi dallo scambio di lettere che intercorreva fra i due artisti. I comici cabarettisti ebrei sono passati così dai palcoscenici di tutta Europa ai campi di concentramento.
I due protagonisti percorrono tre momenti storici: la ghettizzazione: nell’autunno del ’33 nasce a Berlino la Lega della cultura ebraica dove, finché la Gestapo non ne serra i battenti, «l’arte verrà prodotta dagli ebrei solo per gli ebrei»; la deportazione: il campo di transito di Westerbork, in Olanda, o l’insediamento ebraico“ di Theresienstadt, in prossimità di Praga, ospitano, fra le varie forme di attività artistica, celebri cabaret, animati dagli artisti tedeschi, olandesi o cechi che vi erano internati; lo sterminio, nel quale la maggior parte degli artisti finirà col concludere la propria esistenza.
Le vicende di questi personaggi non raccontano soltanto la loro storia di comici di grande successo, ma la tenacia e l’umanità che li accompagnerà fino alla fine. Al di là delle specifiche occorrenze storiche si induce a una riflessione sul comico nelle situazioni più estreme, quando le figure che lo mettono in essere, chi ride e ciò di cui si ride, corrispondono alle persone fisiche di aguzzini e vittime. Anche se, all’interno della relazione teatrale che eccezionalmente ne configura il rapporto, agiscono come spettatori e attori, ai quali è riservata “l’ultima risata”.

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