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ZITTI ZITTI

5 Novembre 2017
17:30
Actores Alidos
ZITTI ZITTI
ZITTI ZITTI

[:it]

domenica 5 novembre – ore 17.30

Actores Alidos
ZITTI ZITTI
regia di Valeria Pilia

“Zitti zitti” è uno spettacolo tenero, ironico, divertente ed emozionante che arriva dritto al cuore di grandi e piccini, è un sguardo poetico su alcuni momenti dell’esistenza umana. Non è una storia in senso stretto, ma tante storie che s’intersecano tra loro, si alternano, si rincorrono facendo sognare e commuovere. I personaggi di “Zitti zitti” (dove è facile riconoscersi e riconoscere gli altri) hanno diverse età, sono eterogenei e bizzarri e si ritrovano a vivere momenti di vita a volte concreti e quotidiani, altre volte surreali e grotteschi.

In “Zitti zitti” non ci sono parole, i personaggi utilizzano maschere quasi larvali, senza la bocca, ma il loro linguaggio, è tra i più comunicativi: è quello dell’espressività del corpo, dell’azione, della danza e della clownerie che intrecciandosi tra loro rendono in perfetto equilibrio i vari stati d’animo umani. La musica che accompagna tutte le scene di “Zitti zitti” è indispensabile commento delle varie fasi narrative, è griglia parallela e consonante; essa fa da sostegno all’azione e a volte l’indirizza col suo evocare varie atmosfere (tenebrose, incalzanti, cullanti, evocative, romantiche, inquietanti).

Vincitore del premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2014.

 [:en]

domenica 5 novembre – ore 17.30

Actores Alidos

ZITTI ZITTI
regia di Valeria Pilia

“Zitti zitti” è uno spettacolo tenero, ironico, divertente ed emozionante che arriva dritto al cuore di grandi e piccini, è un sguardo poetico su alcuni momenti dell’esistenza umana. Non è una storia in senso stretto, ma tante storie che s’intersecano tra loro, si alternano, si rincorrono facendo sognare e commuovere. I personaggi di “Zitti zitti” (dove è facile riconoscersi e riconoscere gli altri) hanno diverse età, sono eterogenei e bizzarri e si ritrovano a vivere momenti di vita a volte concreti e quotidiani, altre volte surreali e grotteschi.

In “Zitti zitti” non ci sono parole, i personaggi utilizzano maschere quasi larvali, senza la bocca, ma il loro linguaggio, è tra i più comunicativi: è quello dell’espressività del corpo, dell’azione, della danza e della clownerie che intrecciandosi tra loro rendono in perfetto equilibrio i vari stati d’animo umani. La musica che accompagna tutte le scene di “Zitti zitti” è indispensabile commento delle varie fasi narrative, è griglia parallela e consonante; essa fa da sostegno all’azione e a volte l’indirizza col suo evocare varie atmosfere (tenebrose, incalzanti, cullanti, evocative, romantiche, inquietanti).

Vincitore del premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2014.

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